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LAPUAN KANKURIT - Tessuti per la Casa intrecciati di Natura

- May 07, 2021 -
LAPUAN KANKURIT - Tessuti per la Casa intrecciati di Natura

Niente di meglio che tornare qui, come sempre tra le righe di un Post, per ritrovare insieme a voi il Tempo e lo Spazio di quello che mi rende felice e mi fa immaginare nuove bellissime possibilità per la mia, ma anche vostra, amata Casa.

Il Post di oggi arriva dopo un acquisto di qualche tempo fa, di cui vado particolarmente fiera e che come spesso accade, ho tenuto per me, spinta dalla voglia di non eccedere nel mostrarvi tutto e subito su quello che succede qui a Casa Paz.


La storia però di questo brand però è davvero ricca e meritava davvero, perché è una storia fatta di qualità, ispirazione e tanta morbidezza, di essere condivisa e non tenuta tutta per me. Quindi eccomi, insieme ad alcune delle bellissime fotografie tratte dai loro shooting con l'inconfondibile e seducente Nordic mood, a raccontarvi meglio dove hanno origine i meravigliosi tessuti di LAPUAN KANKURIT.

Tutto comincia con Juho Annala nel 1917 e l'acquisto di una fabbrica dove si producevano stivali in feltro. La produzione, da sempre è basata su filati di lana e lino sapientemente lavorati, comincia a crescere, guidata dal fondatore dell'azienda che è riuscito a trasmettere talmente tanta passione e amore per il proprio lavoro da trasformare anche figli e nipoti in esperti imprenditori di filati dalla qualità eccellente, intrecciati di amore per la Natura e desiderio di tramandare non solo ogni singolo capo ma un'intera lista di valori su cui ogni è basata da più di 100 anni ogni singola produzione. 

Ho amato leggere come, sebbene fossero partiti in piccolo, ogni membro della famiglia ha lottato, creduto ogni giorno nella propria azienda, tramandando la conoscenza per la tessitura, arricchendola di innovazione tecnologica, design contemporaneo, esaltando pattern tradizionali o introducendo palette colori stagionali e sempre ricercatissimi. 

Insegnando il sacrificio e il coraggio anche quando i tempi per l'azienda sono stati economicamente bui.

I "Tessitori di Lapua" (questa la traduzione letterale del nome del brand data da Juha Hjelt e sua moglie Liisa nel 1973) sono oggi alla quarta generazione di imprenditori tessili e i loro prodotti raccontano proprio questo. Ad ogni intreccio la sua storia, il calore che si cerca, la morbidezza che coccola, la forza che nasce e resta dentro di noi quando si lavora insieme alla Natura per il benessere degli uomini.

Una bellissima storia. Raccontata ad ogni prodotto from the weavers of good life.

"Photo: Lapuan Kankurit Oy"



GRID DESIGN (ovvero quando vedi il Mondo a quadretti)

- October 23, 2020 -
GRID DESIGN (ovvero quando vedi il Mondo a quadretti)

Anche se gira zitto zitto già da tantiiiiissimo tempo (impossibile infatti dimenticare i nostri amati/odiati quaderni a quadretti), il famoso GRID PATTERN, chiamato anche motivo a griglia, è da anni rivisitato dai designers rincorrendo progetti sempre creativi e mai banali.

photo by Creatures of Comfort

Partendo dalla decorazione di interni, riesce a stuzzicare anche con allegria ed eleganza il mondo del fashion, fino ad arrivare a noi grazie a oggetti semplici, di uso quotidiano... devo ammetterlo, anche se in ritardo, quest'anno ho ceduto finalmente al binomio bianco/nero (e siiii c'entra la mia Casa ormai lanciatissima nell'inseguire lo stile Japandi) e a qualche richiamo grafico che mi facesse vedere il Mondo un pò più quadrettoso (vi ricordate vero la mia borsa a quadretti?) !!!

Proprio per questo, se vi ho stuzzicato un pò di curiosità sulle mille possibilità creative dello Stile a  Quadretto ;-), ecco qui un pò di ispirazioni a metà tra voglia di quaderni, richiami giappo che tanto ci piacciono e quel minimalismo nordico che è sempre una gioia per gli occhi.

E allora...Buona Visione Pazzerelli!!!

interior project by Tomás Alonso


House A/ Whispering Smith photo © Ben Hosking

photo © Lasse Wind

nordic kitchen by Stadshem


Quaderna table by ZANOTTA

Everything bedding by MAGIC LINEN

Everything bedding by MAGIC LINEN

BAGGU backpack

DIY notebook by HOMEY OH MAY

set di piatti by LA REDOUTE

SIT ON ME POUF by OYOY Living

Portaoggetti da muro by LA REDOUTE

ILLUSTRATOR MONDAY ☆ GIORGIA BRESSAN

- February 15, 2016 -
ILLUSTRATOR MONDAY ☆ GIORGIA BRESSAN
Buon Lunedì Pazzerelli! Ritorna la rubrica dedicata all'illustrazione, e oggi siamo felicissimi perché l'illustratrice protagonista della nostra intervista è davvero una super appassionata di piante e giardini.
Quando ho scoperto la rubrica GardenInk sul magazine online Cosebelle ho pensato che avrei dovuto scriverle assolutamente perché mi sono innamorata subito delle sue atmosfere fatte di acquerelli, consigli illustrati di Giardinaggio, per non parlare delle meravigliose sfumature di verde!
Curiosando sul suo sito ho poi scoperto anche pattern che fanno venire l'acquolina in bocca, modelle innamorate dei Fiori e textures romantiche dal sapore Rétro.
Che ne dite vi va di conoscere meglio la bravissima Giorgia?

Potete trovarla sulla sua Pagina Facebook Giorgia Bressan Illustration o sfogliare i suoi lavori cliccando direttamente il suo Portfolio.


1. Quando ti sei avvicinata al mondo dell'illustrazione?
All'università:  mi sono iscritta a Design della moda allo IUAV di Venezia e "illustrazione" è diventato subito uno dei corsi da me preferiti. Alla conclusione del triennio, ho presentato come tesi di laurea un Cahier de tendences da me interamente illustrato che indagava su alcuni trend che mi avevano colpita in quel periodo, e più in generale su alcuni elementi che compongono la mia personalità.

2. Cosa ti piace di più del tuo lavoro? 
Quando inizio a lavorare ad un progetto per prima cosa cerco di immaginarmi il risultato finale, così da individuare la strada da percorrere. La maggior parte delle volte, però, l'esito ha qualcosa di unico e di nuovo, imprevedibile, non è mai uguale ad un progetto precedente.Questo aspetto può essere spiazzante ma trovo che sia una fortuna avere per le mani qualcosa da plasmare e dal quale lasciarsi stupire ogni volta.

3. Quali sono le tre parole che meglio descrivono i tuoi lavori?
Ricchi, delicati, ironici.

4. Puoi descriverci la tua giornata tipo?
Mi alzo, e mentre preparo il caffè do un'occhiata alle mie piante (ne ho diverse sia in casa che in terrazzo e sono abbastanza impegnative). 
Poi mi reco a Padova nel mio studio. Mi piace arrivare quando ancora non ci sono tantissime persone in giro: è più facile mettere in ordine le idee.Comincio facendo una carrellata dei social e dei blog/siti ai quali sono affezionata, poi mi dedico a quello che, di volta in volta, devo portare a termine.Cerco di mettere il naso fuori dallo studio almeno una volta al giorno, per "staccare" e tornare su quello che stavo facendo con uno sguardo più oggettivo. 




5. Come hai sistemato la tua zona di lavoro?
Quando ho capito che per me lavorare da casa non è così facile come potrebbe sembrare, ho trovato uno spazio a Padova che determinasse l'inizio e la fine del mio orario lavorativo. Dispongo di una scrivania grande, e in alcuni momenti ho bisogno di molto spazio: riviste, pennelli, carta, matite, tazzine per il colore, acquerelli, computer e tavoletta grafica la maggior parte delle volte devono convivere ed essere più o meno a portata di mano. Ci sono anche giorni in cui lavoro quasi esclusivamente al pc quindi in spazi molto più contenuti e la mia scrivania ha un aspetto più sobrio.Il mio studio è molto luminoso, ha delle grandi vetrate che si affacciano sulla strada, e l'intervento più importante che ho fatto è stato dotarlo di numerose piante da interni. Può sembrare una banalità, ma ci passo molte ore al giorno e ritengo che la loro presenza faccia la differenza. 

6. Pensi un illustratore abbia bisogno di uno stile personale? e quali sono i tuoi suggerimenti per svilupparne uno?
Credo che a determinare la riconoscibilità di un illustratore sia principalmente lo stile. Sono convinta che il modo migliore per far emergere quello che di buono e di unico c'è in noi sia assecondare il proprio istinto e le proprie inclinazioni, che cambiano nel tempo, e che determineranno un'evoluzione anche nello stile personale. 





1. When did you come to the world of illustration?
University: I enrolled in fashion at the IUAV in Venice and "illustration" Design has quickly became one of my favorite courses.
At the end of three years, I presented as a thesis a Cahier de tendences I fully illustrated investigating on some trends that had struck me at the time, and more generally on some elements that make up my personality.
2. What do you like most about your job?
When I start to work on a project, first I try to imagine the final result, so as to identify the way to go. Most of the time, however, the outcome has something unique and new, unpredictable, is never equal to a previous project. This can be unsettling, but I find it's a fortune to have your hands something to be molded and from which to be amazed every time.
3. What are the three words that best describe your work?
Rich, delicate, ironic.
4. Can you describe your typical day like?
I get up, and while I prepare the coffee I look at my plants (I have several at home or on the terrace and are quite challenging). Then I go to my studio in Padova. I like to get back when there are not many people around, it is easier to put in order the ideas.
I start doing a roundup of social and blogs / sites are attached, then I'm interested in what, from time to time, I have to accomplish. I try to put your nose out of the studio at least once a day, to "unplug" and get back to what I was doing with a more objective look.
5. How you've arranged your work area?
When I realized that for me to work from home is not as easy as it might seem, I found a space in Padua that determinasse the beginning and the end of my working hours.
I place a large desk, and in some moments I need a lot of space: magazines, brushes, paper, pencils, cups for color, watercolors, computers and tablet most of the time have to live and be more or less just a hand. There are also days when work almost exclusively to the PC and then into spaces much more content and my desk has a more sober look.
My studio is very bright, has large windows overlooking the street, and the most important intervention that I did was to provide it with numerous indoor plants. It may seem trivial, but we spend many hours a day and I believe that their presence makes a difference.
6. Do you think an illustrator who needs a personal style? and what are your suggestions to develop one?
I believe that determine the recognition of an illustrator both style mainly. I am convinced that the best way to bring out what is good and one is in us both satisfy their instincts and inclinations, which change over time, and that will determine also an evolution in the personal style.