Questa settimana non poteva cominciare meglio!
Sono ancora carica dell'energia incredibile che "Il Mondo Creativo" mi ha regalato durante questo weekend trascorso a Bologna, dove ho potuto frequentare un workshop tenuto dalla mitica Holly Becker (non riesco ancora a descrivere l'emozione di aver avuto di fronte la mia guru del cuore!!!) del super famoso blog Decor8 e conoscere dal vivo tantissime amiche finora virtuali, ma anche bloggers affermate e persone che stimo moltissimo.
Insomma è stato un Sabato incredibile ed entusiasmante che mi ha riempito di tantissima ispirazione anche per i prossimi articoli, quindi preparatevi ;-)
Oggi sono felicissima anche perchè, con l'intervista che leggerete, vi presento una delle mie fonti di ispirazione, a livello grafico e di illustrazione da sempre. Io la seguo da 10 anni, ho riempito cartelle dedicate solo a lei quando Pinterest non esisteva e, ancora oggi, trovo il suo stile di illustrazione poetico e incredibilmente affascinante.
Sto parlando di SOPHIE GRIOTTO, illustratrice francese (ma forse lo avevate capito) che lavora nel mondo del Fashion grazie ai suoi personaggi iper femminili e accattivanti. Le atmosfere create da lei sono rilassate, ispirate da un vivere lentamente e ricche di dettagli felici e romantici, con quel tratto leggero e sospeso ispirato dall'universo iconico giapponese, di cui anche lei (perchè chi si somiglia si piglia eheheh!!!) è grande appassionata proprio come me.
Ma che ne dite se lascio parlare lei e vi faccio curiosare tra i suoi lavori stupendi?
1. Quando ti sei avvicinata al mondo dell' illustrazione?
Quando ero giovane, avevo 5 anni, i miei genitori mi hanno iscritto alla mia prima scuola d'arte. Perché disegnavo sempre, ovunque e qualsiasi cosa. Da allora non ho mai smesso di imparare e praticare quest'arte. Ho fatto la mia prima mostra a dodici anni e ricordo, ho venduto un disegno proprio quel giorno. Non ho mai pensato a nient'altro, a un'altra direzione. I miei studi e le mie lauree mi servivano per questo scopo. Nel 1997 mi sono trasferita a Parigi. Quando ero una stagista presso una grande agenzia pubblicitaria di Parigi, Publicis, il cui target di clientela era orientato verso la "bellezza" e il "lusso", ho scoperto di saper creare una Story Board: mettere su carta le idee di una campagna pubblicitaria. Ho iniziato il lavoro e ho trovato un agente.
Disegnavo le campagne di Hugo Boss, Kenzo, Cartier, Dior, Jean-Paul Gaultier e altri grandi marchi. In questo lavoro, i nostri schizzi di solito finivano nel cestino, era solo un documento per il progetto. Ma, passo dopo passo, il mio "tratto" è stato "notato", ai clienti è piaciuto il mio stile e hanno scelto i miei schizzi come illustrazioni per le loro campagne. Così è come sono diventata illustratrice nel 2002.
2.
Cosa ami di più del tuo lavoro?
Non è un lavoro
normale, ogni progetto è diverso. I supporti variano, un'illustrazione per un
libro, un poster, una borsa, una bottiglia, un muro. Scambio idee con art
directors, stilisti, registi. La sfida è essere in grado di adattare il mio
stile per far splendere il loro marchio.Mi piace anche il mio lavoro perché
lavoro a casa nel sud della Francia ed è molto comodo per me e la mia famiglia.
A volte vado a Parigi, a Roma, ecc. per tenere un piccolo discorso. Incontrare
le persone con cui lavoro è un vero piacere. E naturalmente creare è ottimo per
il morale e il mio divertimento!
3. Quali sono le
tre parole che meglio descrivono i tuoi lavori?
Cerco di creare un'atmosfera speciale nella mia
immagine basata sull'uso di luci e ombre. Dipingo con precisione senza
contorno. Cerco quel preciso atteggiamento che mi consentirà di enfatizzare una
personalità. I loro vestiti e accessori sottolineano il loro fascino e io mi
creo il modello di abbigliamento. Dipingo disegni su carta di riso, per
avvicinarmi il più possibile a un tessuto (puoi vedere esempi di pattern che
creo con la China Ball). Carta di riso, inchiostri giapponesi, imparo
costantemente dall'arte asiatica, penso che questo si rifletta nel mio lavoro.
4. Puoi descriverci
la tua giornata tipo?
Dopo aver portato i bambini a scuola, controllo le
mie e-mail con una tazza di caffè.Se inizio un nuovo lavoro trovo molto
stimolante e utile creare moodboard dove è possibile raccogliere tutti i
colori, i tessuti, le forme e le immagini che possono generare nuove idee. Da
lì puoi iniziare a disegnare le tue ispirazioni e lasciare che la tua creatività
ti guidi.Comincio con gli schizzi e sviluppo una creazione sul mio tavolo da
disegno con i miei pennelli e i miei inchiostri. Dopo questo passaggio analizzo
i miei dipinti e invio le migliori immagini al mio cliente. Finisco il mio
lavoro con il mio tablet wacom.
Lavoro spesso con gli strumenti tradizionali
(inchiostri, matita, collage) e con il digitale. Traccio i miei tessuti
su carta e assemblo gli effetti con il mio wacom grafico per tablet e
photoshop. Il risultato finale è sempre digitale. Durante il mio periodo di creazione, sono spesso
solo in una bolla speciale! Se ho bisogno di molta concentrazione nelle mie
ricerche, mi creo una bolla di silenzio. Se voglio un'ispirazione, per
lasciarmi andare in una creazione metto un po' di musica. Dipende dalla
situazione. Dopo il lavoro, ho bisogno di uscire, una passeggiata con i miei
amici nella Galleria nelle vecchie strade di Montpellier o passare del tempo
con il mio partner e i miei figli. E sai anche che devi trovare una buona
organizzazione quando sei incinta al lavoro da casa. A volte lavoro fino a tarda notte, fa parte del
lavoro!
5. Come hai sistemato la tua zona di lavoro?
Il mio spazio si trova a casa ed è una stanza ad arco in una casa in pietra antica del sud della Francia. Trovo utile come trucco avere le mie ispirazioni del momento ogni volta davanti a me. Perni, clips...
I miei cassetti sono pieni di tessuti o carta con una grande varietà di fantasie.
6. Pensi un illustratore abbia bisogno di uno stile
personale? e quali sono i tuoi suggerimenti per svilupparne uno?
Per quanto riguarda il mio caso, ho iniziato a disegnare quando ero giovane, ed ho imparato un sacco di tecniche nelle scuole d'arte. E un giorno, ho provato il mio processo, il mio colpo, era una sensazione. La gente diceva: "Ho riconosciuto il tuo colpo" è così che ho capito di aver trovato il mio stile.
Sì, penso, lo stile è molto importante, ma più importante è il modo in cui avanzi, come sviluppi lo stile nel mondo reale. Essere consapevoli delle ultime tendenze, è essenziale, se si prova ad avere il proprio stile e ad adattarlo alle tendenze delle notizie, questo è il risultato migliore!
E lavoro tantissimo per mantenermi al passo . Mi aggiorno sul web, sulle mostre, sulla stampa. Continuo a fare schizzi ovunque nel treno, mentre viaggio.
E sono anche interessata nell'utilizzare nuove tecnologie.
Ancora un enorme grazie alla gentilissima Sophie e se volete aggiornamenti sul suo lavoro vi lascio il link al suo
SITO e al suo profilo
Instagram!!!
☆
1. How did you get into illustration?
When I was young, at five, my parents put me in my
first art school. Because I drew every time and everything. Since
this date I have never stopped to learn and practice this art .I made my first
exhibition at twelve and I remember, I have sold a drawing this day.I haven't thought about anything else, about another
direction . My studies and my degrees were for this purpose.
In 1997 I moved into Paris. When a trainee at a major advertising agency in Paris,
Publicis, whose budgets went to “beauty”
and “luxury”, I found out about being a story boarder : putting on paper the
ideas of an advert campain. I started the job and i founded an artistic agent.
I draw campaign of Hugo
Boss, Kenzo, Cartier, Dior, Jean-Paul Gaultier other big brands. In this job,
our sketches usually finished in the basket, It was just a document for the
project.
But, step by step, my "stroke" was
"notified", the clients liked my style, and choose my sketches as
illustration for their campaign.
It's how I
became an illustrator. In 2002.
2. What do you enjoy most about your job?
It is not an usual work, every project is different. The
supports vary, an illustration for a book, a poster, a bag, a bottle, a
wall...I exchanges ideas with art directors, stylists, filmmakers. The
challenge is to be able adapting my style to showcase their brand.
I like my job too because I work at home in the south
of France it is very comfortable for me and my family. Sometimes I go to Paris,
Rome etc... to take a brief. Meet the people that I work is a real pleasure.
And of course create is good for morale and my enjoy!
3. What are the three words that describe your work?
I try to bring a special
atmosphere in my picture based on
the use of light and shadow. I paint
precision with no outline. I look for the attitude that will enable me
to emphasise a personality. Their clothing and accessories underline their
charm and I create myself the pattern of clothing's. I paint patterns on rize
paper, in order to get as close as possible to a fabric( you can see exemple of
pattern I create with China ball). Rize paper, Japanese inks, I learn a lot
from asiatique art, I think this is reflected in my work.
4. Can you describe on of your typical day?
After taking
the kids to school I check my e-mails with a cup of cafe.
If I start a new work I find very inspiring and helpful to create mood
boards where you can collect all the colors, fabrics, shapes and images that
can generate new ideas. From there you can start sketching your inspirations
and let your creativity lead you. I start by
sketches, and I develop a creation on my drawing board with my brushes and my
inks.After this step I scan my paintings and I send the best images to my
client. I finish my work with my wacom tablet. I work as often with
traditionals tools,(inks, pencil, collages) as process digital.I draw my
fabrics on paper and i assemble éléments with my tablet graphic wacom and
photoshop. But the result is digital.
During my
creation period, i'm often lonely in a special bubble! If I want a lot of
concentration in my researches I'm in a silence bubble. If I want an
inspiration, to let me go in a creation I put some music. That depend on the
situation. After work, I need to get out, an opening with my friends in the
Gallery in the old streets of Montpellier. Or be present for my partner and my
children. And you know you need to try a good organization when you pregnant work
is at home.
Sometimes
I'm working late the night, that is part of the job!
5. What is your working environment like?
My space working at home an arched room in an
oldest stone house in the south of France. I found tips for having my inspirations
of the moment every times in front of me...Pins, clips...
My drawers are filled
of tissues or paper with a variety of pattern.
6. Pensi un illustratore abbia bisogno di uno stile personale? e quali sono i tuoi suggerimenti per svilupparne uno?
For my case, I started drawing when I was young, I learned a lot of
technicalsin art schools. And a day, I try my process, my stroke, it was a
feeling. People said :"I recognized your stroke" that's how I knew I
found my style.
Yes I think, a style is very important, but the most important is how you
advance, develop the style in the actual world. To be aware of the latest
trends, is essential, If you try to have your own style and adapt it with the
news trends, that's the best!
And I work a lot for stay the course...I'm informing myself on the web, exhibitions, press. I continue to
make sketches everywhere in the train, travels...
And I 'm also interest in creating news technologies.
"Thank you so much Paz garden to invite me on your lovely blog! Purity
and elegant in style!"
Sophie Griotto