Per l'intervista di oggi ho scelto di presentarvi una romanticissima illustratrice pugliese (oltre che appassionata di fiori come noi eh eh !!!) che ha scelto gli acquerelli come suo mezzo di espressione preferito e che ha già illustrato ben 3 libri!!!
Su Instagram è molto seguita anche perchè perdersi tra le sue foto è davvero facile vista la sua bravura nel trasmettere al primo sguardo un senso di semplicità e leggerezza che rende anche molto riconoscibile il suo stile.
Ora lascio che a raccontarsi sia lei tra parole davvero ricche di consigli utilissimi e illustrazioni meravigliose.
Grazie ancora cara Lucia :-) e a presto!!!
AH dimenticavo questi sono i link se volete trovarla su Instagram o fare un giro sul suo SHOP ;-)
1. Quando ti sei avvicinata al mondo dell'illustrazione?Il primo amore è stato e continua a essere l'illustrazione per l'infanzia a cui mi sono accostata quando ho scoperto il meraviglioso mondo degli albi illustrati. Ho capito dunque in che modo avrei potuto incanalare la mia inclinazione per il disegno con uno stile e un modo tutto mio. Attraverso Instagram poi (la mia fan page è nata come un gioco e senza alcun fine "promozionale") ho scoperto ancora altri modi attraverso cui dar vita ai miei disegni, e cioè il bellissimo mondo della "stationery". In Italia non abbiamo un vero e proprio termine corrispettivo, perchè "cartoleria" è spesso riduttivo e non tiene conto del lato artistico di questi prodotti.
2. Cosa ami di più del tuo lavoro?
Non è un luogo comune quando si dice "fa un lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita." Ciò che più amo del mio lavoro è di potermi continuamente circondare di bellezza, di potermi rifugiare nel mio mondo quando fuori tutto può sembrare grigio e senza anima. Sto perseguendo questo sogno senza lasciarmi influenzare dalla paura del futuro data dall'incertezza del tempo in cui viviamo. Questa paura spinge le persone ad abbandonare i propri desideri e sostanzialmente a rinunciare alla felicità. Per questo in poche parole si può dire che ciò che più amo del mio lavoro, è che mi rende ogni giorno felice.
3. Quali sono le tre parole che meglio descrivono i tuoi lavori?
C'è una frase che dice "I fiori le stelle e i bambini sono ciò che ci resta del paradiso". Fiori stelle e bambini sono i soggetti che popolano il mio mondo illustrato.
Ho 23 anni e sto per laurearmi: la mia giornata tipo non prescinde dal tempo che devo dedicare allo studio. Per questo alterno giornate e periodi in cui mi dedico solamente al mio lavoro, altre in cui mi dedico solo allo studio. E' un gioco di equilibri a cui mi sono abituata, non senza una certa fatica e spesso ansia. Per questo visto che il mio lavoro coincide con la mia passione, cerco di ritagliarmi del tempo per dipingere solo per me e non per lavoro. Da questi momenti nascono le opere più belle.
5. Come hai sistemato la tua zona di lavoro?
La mia zona di lavoro è mobile: la bellezza della tecnica che uso esclusivamente (l'acquerello) è che è portatile. Porto gli acquerelli e dipingo in ogni dove. A casa ho però due scrivanie: una dove dipingo, l'altra dove ho il computer e svolgo il lavoro di ottimizzazione delle immagini e di grafica.
6. Pensi che un illustratore abbia bisogno di uno stile personale? e quali sono i tuoi consigli per svilupparne uno?
La questione dello stile penso che sia lo spartiacque attraverso cui si decide chi ha successo e chi no. Avere uno stile è tutto perchè significa avere un'identità. E questo non significa non poter fare cose diverse, ma dare a cose diverse un'unica fonte generatrice, un unico imprinting. Avere stile è sostanzialmente avere personalità. Tutti noi ne abbiamo una ma spesso è difficile trovare il modo più idoneo per esprimerla. Un suggerimento che posso dare è di "fare ricerca". Guardare migliaia di immagini, osservare gli altri, osservare i migliori e provare a copiarli. Copiando i migliori ( e non riuscendoci) troverete in quelle cose che non vi riescono o che vi escono diverse, la vostra personalità. D'altronde ogni colore nuovo nasce dalla fusione dei colori che aveva accanto. Dunque osservare, copiare per conto proprio, scoprire cosa si ha di diverso dagli altri. Questo è l'iter attraverso cui ho trovato il mio stile. A questo proposito consiglio la famosa lettura "Ruba come un artista" di Austin Kleon.
All the Illustrations here are from LUCIA DE MARCO website |
Enrica sei sempre bravissima a scovare bellezza e ispirazioni, stavolta poi una pugliese che fa acquerelli! Davvero stupendi e quanta saggezza da una ragazza tanto giovane.
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