Da quando poi scrivo e porto qui sul mio Blog la mia personale visione (e selezione!) di artigiani, creativi, case belle e stili di vita, sembra quasi che d'un tratto tutte le strade mi portino ancora più vicino a quelle persone speciali, a quei talenti silenziosi che hanno un rapporto fortissimo e del tutto magico con la Natura.
Eccovi spiegato il colpo di fulmine che voglio condividere con voi oggi.
Voglio presentarvi Ilaria, una donna riservata dai modi gentili e dalle mani che tagliano, tingono (utilizzando solo tinture di origine naturale) e ricamano.
Io non riesco a non incantarmi ogni volta che capito sul suo profilo Instagram dove giardini leggeri e fioriture poetiche sbocciano per incanto ad ogni suo post.
Colori e sfumature che ti abbracciano e che riempiono di atmosfera la casa sono il suo mondo e la sua passione, per non parlare della grande sensibilità compositiva e raffinata che secondo me è racchiusa nei suoi piccoli Still life che oggi vi mostro.
Io sono felicissima di aver scoperto un grande talento come il suo, proprio per questo vi lascio qui la sua bellissima storia e il link diretto al suo profilo Instagram dove potete trovarla con il nome di in_bottega.
Vero che non c'è niente di più bello che andarsene in giro a cercar le cose belle?
Cara Enrica, eccomi qui nella mia cucina, a metà mattina
il rito del caffè mi accompagna nel descriverti il mio progetto “ in bottega”. Non sono molto brava a parlare
di me e probabilmente è proprio per questo che mi appassiono a queste “arti”
solitarie e prediligo i luoghi non troppo chiassosi. Fin da piccola mi
sono appassionata alle “arti manuali”. Mia mamma cuciva per me e mia sorella
gli abitini e tutto ciò che ruotava intorno al mondo della casa. La mia prima
gonnellina l’ho confezionata a dieci anni e da li è stato un crescendo
nell’acquisire il ricamo, l’uncinetto, il lavoro a maglia ed il cucito.
Dopo le scuole medie ho frequentato una scuola professionale di
moda, il mio sogno era diventare stilista e di frequentare un istituto a
Milano, purtroppo però non è andata così.Dopo aver avuto la seconda bimba, nel
frattempo avevo “dovuto” lasciare il mio lavoro d’impiegata per i soliti motivi
dove una donna “è costretta” ad abbandonare il proprio impiego, ho ricominciato
a cucire più spesso e fare riparazioni sartoriali. La mia sfida è
imparare cose nuove e se riesco da autodidatta tanto meglio, sono più contenta,
più soddisfatta. Mi piace capire, sperimentare, sbagliare, per poi arrivare ad
un risultato finale che mi riempie di gioia. In
bottega nasce dall’idea di un piccolo laboratorio d’altri tempi
dove il lavoro svolto avviene artigianalmente, i tessuti (se possibile vintage)
si tingono a mano utilizzando le piante, senza l’impiego di sostanze dannose
per l’ambiente. Ogni passaggio è svolto lentamente seguendo il ritmo delle
stagioni con cura e passione.
Questo progetto è nato nel 2017 quando per la prima volta ho visto
la tintura naturale. Ho acquistato un libro digitale, me ne sono pentita perché
adoro la carta, ma l’entusiasmo era alle stelle e non riuscivo ad
aspettare i tempi di consegna!!! Recuperati tutti i materiali sono partita
con la tintura estratta dal rosmarino e da li ho proseguito questo percorso.
Ogni volta che tingo è una sorpresa, (e a volte anche delusione per il
colore non bello), magari mi aspetto un bel verde brillante e ne ottengo uno
più spento come mi è capitato con la salvia raccolta in inverno.Mi sono innamorata
del rosa da quando ho scoperto le innumerevoli sfumature che l’avocado mi dona.
Una palette che varia dal rosa antico, al pesca, al salmone all’albicocca, ogni
volta un rosa sempre più affascinate. Non mi definisco ancora esperta, in
questo campo l’esperienza e la tecnica si acquisiscono con il tempo e la
costanza. La mia sfida è riuscire a tingere con l’indigofera tinctoria per
ottenere il blu, il mio colore prediletto. Per ora ho piantato i semini
che mi ha gentilmente regalato una cliente giapponese conosciuta su IG, al
momento sono delle piccole piantine poi vedremo i risultati. Dopo la
tintura del tessuto, si passa alla fase del ricamo e del confezionamento
dell’articolo.
Ho un quaderno dove faccio gli schizzi di fiori e piante sia vere
che immaginarie, quindi scelgo i fili da ricamo per ottenere un accostamento
armonioso e disegno con ago e filo i miei paesaggi floreali. Li ho
chiamati “ricami imperfetti” in quanto mi
piace lasciare a vista un nodino, un filo non tagliato, il margine del tessuto
sfilacciato, attaccare un ritaglio di stoffa. Imperfetto come il colore del
tessuto che non è mai uniforme, mai omogeneo ma crea delle sfumature naturali
come si trovano nel mondo botanico. Questo insieme di elementi naturali, mi
dona un senso di tranquillità di armonia.
I tessuti vanno preparati per accogliere la tintura poi riposano
per una settimana. L’estrazione del colore dalle piante richiede almeno un paio
di giorni e una volta tinta la stoffa, riposa ancora una settimana per
assorbire tutto il colore possibile, per poi donarci una meravigliosa palette. Oserei dire un po’ come avviene in natura, prima si semina, si
innaffia, si trapianta, si accudisce la pianta fino a quando cresce per donarci
i suoi frutti e i suoi colori. Mi piace immaginare che i miei lavori, una
volta lasciata la mia bottega, vengano accuditi amorevolmente come una pianta e
ricambino le coccole e le emozioni che hanno evocato in me durante la loro
creazione.
Ti lascio con alcuni dei miei profili preferiti su Instagram:
@giovabrusa
@kzstevens
@genkinaeko
@pukhyllested
@plants_are_magic
@cwellesleysmith
@fiordelvento
All the photos are from Ilaria IG profile in_bottega |
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